In vigore la nuova tassazione delle rendite finanziarie

Dal primo luglio 2014 sono entrate in vigore le nuove aliquote per la tassazione dei redditi di natura finanziaria, ai sensi del D.L. 66/2014, convertito in Legge 89/2014.

In base al nuovo sistema di tassazione l’aliquota passa dal 20 al 26% e si applica agli interessi, ai premi e ad ogni altro provente di cui all’articolo 44 del TUIR, tra cui quelli derivanti da:
• mutui, depositi e conti correnti diversi da quelli bancari e postali
• finanziamenti diversi da quelli cartolarizzati, compresi, ad esempio, i prestiti dei soci
• operazioni di riporto, pronti contro termine e prestito titoli
• titoli atipici
Per i titoli pubblici italiani (come titoli del debito pubblico, Boc, Bor, Bop, buoni fruttiferi postali emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti) e per i titoli equiparati emessi da organismi internazionali la tassazione resta al 12,5%. Per le obbligazioni emesse da Stati esteri white list e da loro enti territoriali, inoltre, passa dal 20 al 12,%.

Continuano, invece, ad essere assoggettati alla precedente tassazione i redditi connessi ad un diritto a percepirli sorto entro il 30 giugno 2014.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito utili istruzioni ed esempi pratici con la Circolare n. 19/E del 27 giugno 2014; in cui vengono anche individuate le deroghe all’applicazione dell’aliquota del 26%.

Novità sul Lavoro a Termine

Interpretazione delle norme applicative per i contratti a termine dopo la conversione in legge del Jobs Act

Il dipendente assunto con contratto a termine è soggetto a tre tipologie di regime disciplinate da diversi comportamenti in base alla data di assunzione:

– D. Lgs. 368/2001 come modificato dalla Riforma Fornero

– D.L. 34/2014 (Jobs Act)

– L. 78/2014 (Jobs Act convertito in Legge)

 

Caso 1 : Dipendenti a termine assunti prima del 21-03-2014 (D. Lgs. 368/01 – mod. da Riforma Fornero)

E’ possibile una sola proroga. La normativa prevede la possibilità di assumere un numero di dipendenti a tempo determinato non superiore al 20 % del complessivo organico aziendale.

In caso di violazione del limite del 20%, c’è la possibilità di rientrare nel limite entro il 31 dicembre 2014 senza incorrere in sanzioni amministrative.

 

Caso 2 : Dipendenti a termine assunti tra il 21-03-2014 e il 19-05-2014 (Jobs Act Originario)

Sono possibili otto proroghe nell’arco di 36 mesi. E’ necessario rispettare il limite pari al 20 % dell’organico complessivo. La norma dispone in caso di sforamento dei limiti temporali o numerici, e dovrà essere un chiarimento ministeriale a normare le sanzioni amministrative.

 

Caso 3: Dipendenti a termine assunti dopo il 19-05-2014 (Jobs Act convertito in Legge)

Possibili cinque proroghe nell’arco di 36 mesi. E’ necessario rispettare il limite pari al 20 % dei dipendenti a tempo indeterminato in forza dal primo gennaio dell’anno di assunzione. Per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti è sempre possibile stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato.

In caso di violazione del limite del 20%, c’è l’obbligo di rientrare nel limite entro il 31 dicembre 2014, e  inoltre sono irrogate sanzioni amministrative immediatamente operative.

 

Nel caso di violazione del limite è possibile rientrarvi nuovamente in tre modi:

–          confermando dipendenti a tempo determinato in misura tale da tornare sotto il limite

–          risolvere i rapporti a tempo determinato eccedenti il limite

–          assumere nuovi dipendenti a tempo indeterminato (con il risultato di poter aumentare il numero  dei tempi determinati)

INFORTUNIO IN ITINERE: UTILIZZO DEL MEZZO PRIVATO E COPERTURA ASSICURATIVA

Una sentenza significativa in materia di sicurezza.

Il caso riportato nella sentenza della Corte di Cassazione Sez. Lav., 18 marzo 2013, n. 6725, riguarda l’incidente occorso ad un lavoratore che, nel percorrere l’abituale il tragitto dalla propria abitazione al luogo di lavoro, a bordo del proprio motoveicolo, aveva subito un incidente con un autoveicolo, riportando varie lesioni. Al fine di ottenere il riconoscimento dell’infortunio in itinere, il lavoratore affermava di aver avuto necessità di utilizzare il mezzo privato per poter raggiungere in tempo, entro le ore 7,00, il posto di lavoro, distante circa 2 Km dalla propria abitazione, non essendoci altri idonei mezzi di collegamento e visto che anche durante l’orario di lavoro, utilizzava il proprio motoveicolo per conto dell’azienda che lo rimborsava secondo chilometraggio effettuato.

L’autore ripercorre (le normative applicabili) e il ragionamento fatto dalla Corte che nel rigetto del ricorso, ha ritenuto che la scelta del ricorrente di usare il mezzo privato non fosse necessitata (il prospetto degli orari degli autobus di linea esibito dal lavoratore non consentiva di appurare l’impossibilità di fare uso degli stessi per raggiungere il posto di lavoro per l’inizio del turno lavorativo): non sussisteva pertanto il terzo elemento richiesto dalla Circolare INAIL 52/2013 (necessità dell’uso del veicolo privato considerati gli orari di lavoro e gli orari del servizio di trasporto)

Inoltre, la Corte, seguendo l’orientamento giurisprudenziale consolidato, ha riscontrato sussistente la copertura assicurativa del “rischio elettivo” intendo per esso “…quello che, estraneo e non attinente alla attività lavorativa, sia dovuto ad una scelta arbitraria del lavoratore, il quale crei ed affronti volutamente, in base a ragioni o ad impulsi personali, una situazione diversa da quella inerente alla attività lavorativa, ponendo così in essere una causa interattiva di ogni nesso tra lavoro, rischio ed evento…”

Preventivo obbligatorio per lavori in casa: questo e altre novità nel nuovo codice dei consumatori

preventivo obbligatorio
Per le manutenzioni e le riparazioni, e più in generale per tutti i lavori in casa, il preventivo diviene obbligatorio. Lo stabilisce il nuovo Codice del Consumo sui diritti dei consumatori, entrato in vigore il 13 giugno scorso.

La revisione è stata attuata dal D. Lgs.21/2014, che recepisce la Direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori.
Le novità introdotte sono di interesse per i consumatori, ma anche per i tecnici progettisti o direttori dei lavori per conoscere i diritti dei propri clienti. Continua a leggere…